Confraternita
 Misericordia di OTRANTO ODV
"Ss. Martiri Idruntini"
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L’antica città salentina di Otranto ha un territorio di 76,5 Kmq, per gran parte pianeggiante, e ben 27 km di costa, caratteristiche queste che ne fanno un’area di particolare pregio ambientale, paesaggistico e storico. Sia a nord che a sud di Otranto è presente una vasta zona pinetata. A nord comprende l’area tra Torre S. Stefano e Torre S. Andrea per circa 15 km, ove insistono gli insediamenti turistici dei Laghi Alimini e di Frassanito. Queste strutture nel periodo estivo ospitano oltre 40.000 turisti (villaggi Le Cale d’Otranto,  Voi Hotels, Serra Alimini 1, Serra Alimini 2, Altair, Bravo Club, Conca Specchiulla  ed  altre strutture ricettive di medie e piccole dimensioni). A sud la vasta area di pineta e di alberi di ulivi si estende per circa 7 Km fino alla cittadina di Porto Badisco (dove la leggenda narra l’approdo di Enea) che attira stagionalmente oltre 20.000 turisti grazie alla presenza degli insediamenti neolitici (particolarmente nota è la grotta dei Cervi).

La fortunata posizione geografica di Otranto, le bellezze del suo ambiente e la vivace vita sociale non devono far dimenticare i gravi problemi legati alla gestione e alla manutenzione del territorio stesso. Da anni ormai il territorio idruntino è colpito da gravi fenomeni derivanti dal dissesto idro-geologico, sia nell’entroterra, sia lungo la fascia costiera. Durante tutto l’anno fenomeni quali frane ed alluvioni, resi più intensi dall’abusivismo e da una gestione non oculata del territorio, mettono la popolazione residente e i turisti in situazione di rischio. Ne è un esempio l’ordinanza della Capitaneria di Porto (la n. 22 del 6 marzo 2014) del comando di Otranto che ha chiuso ed interdetto quasi 13 km di costa per il crollo della falesia. Altro fenomeno ricorrente, seppure in forma lieve, è quello delle alluvioni.  Il territorio di Otranto ha un piccolo fiume denominato “ Idro” e 2 laghi denominati “Lago Piccolo” e “Lago Grande”.  Negli ultimi anni, a causa di precipitazioni meteoriche violente e frequenti, il canale che convoglia le acque dei laghi fino al mare, è tracimato inondando la campagna e gli abitati circostanti.  Medesima problematica si manifesta nella zona di interesse del fiume Idro che è lunga circa 7 Km.  Gli abitanti interessati dal rischio di esondazione sono circa 500.

Inoltre, nel periodo estivo, sono frequenti gli incendi (principalmente di natura dolosa), anche di grandi dimensioni. Nel corso dell’estate 2016, purtroppo, il Salento è bruciato sotto gli occhi di turisti e residenti. Tre grossi incendi sono divampati nel territorio idruntino e precisamente in località Alimini, nella Valle dell’ Idro, a Porto Badisco. A prendere fuoco sono stati diversi ettari di sottobosco e vaste aree di pinete. Il forte vento di tramontana e scirocco ha alimentato le fiamme ed ha reso molto difficile l’intervento del Corpo Forestale dello Stato, dei Vigili del Fuoco e della Protezione Civile di Otranto. Fondamentale è stato il supporto di due Canadair giunti da Foggia e dalla Calabria.

Ogni anno il copione è sempre lo stesso, il territorio di Otranto è devastato da numerosi incendi.

 Sono garantiti i servizi di monitoraggio ambientale e di “mitigazione dei rischi” secondo un’ottica di prevenzione. L’attività di monitoraggio si realizza mediante l’osservazione e il presidio del territorio comunale, prediligendo in particolare le aree in cui nel recente passato sono intervenuti i rischi più gravi (litoranea Otranto-Porto Badisco, bacino del fiume Idro, bacini dei laghi Alimini). Tale attività di osservazione e monitoraggio si concretizza in parallelo ad un’attenta opera di sensibilizzazione della popolazione residente (durante tutto l’anno) e dei turisti (durante la stagione estiva) sui rischi connessi al dissesto idrogeologico, alla prevenzione degli incendi e alle modalità di intervento in caso di disastro naturale.

In termini di prevenzione la responsabilità ed il contributo dei cittadini sono fondamentali. Tuttavia il ruolo delle singole persone e delle forme associative della cosiddetta società civile è altrettanto importante per contrastare e prevenire  comportamenti scorretti che possono nuocere all’ uomo ed all’ ambiente che lo circonda. La diffusione dei valori e delle condotte ispirati alla legalità e al rispetto dell’ambiente sono fondamentali.

Ad Otranto la  Misericordia collabora con numerose associazioni ed Enti interessati alla tutela e alla promozione del territorio e del patrimonio ambientale e artistico quali: Legambiente, WWF, associazione “Giù le Mani dalla Costa”, Corpo dei Vigili del Fuoco,  Polizia Locale, Agenzia Regionale  Attività Irrigue  e Forestali (ARIF).

Il raggio d’azione della Misericordia di Otranto  copre la fascia costiera che si estende  da Torre Sant’Andrea a Santa Cesarea Terme e comunque i territori per i quali è richiesto l’ intervento da parte della Sala Operativa della Protezione Civile della Regione Puglia.

La Misericordia di Otranto ONLUS attiva nel settore  della protezione civile dal 1994, già convenzionata con Regione Puglia, Provincia di Lecce, Prefettura di Lecce, Comune di Otranto, ASL Lecce:

  • è  iscritta al n. 124 del Registro Generale delle Associazioni di Volontariato della Regione Puglia istituito ai sensi della Legge n. 266/1991;

  • è iscritta al Dipartimento della Protezione Civile con prot. n. 84314 del 10/07/1994;

  • è iscritta  dal 2001 al n. 60 dell’Elenco delle Associazioni di Volontariato di Protezione Civile della Regione Puglia, istituito ai sensi della Legge Regionale n. 39/1995, integrata e modificata dalla Legge Regionale n. 10/2008;

  • è inserita nella Struttura di Coordinamento Locale del Piano Comunale di Protezione Civile del Comune di Otranto e tra le squadre di vigilanza ed intervento nei settori socio-sanitario, A.I.B. e protezione civile;

  • è integrata nella Colonna Mobile di Protezione Civile della Confederazione Nazionale delle Misericordie d’Italia.

La Misericordia di Otranto in quanto ente di protezione civile interviene a sostegno delle popolazioni in occasione di maxi emergenze, terremoti, alluvioni, manifestazioni, sia a livello locale che regionale e, addirittura, nazionale.